
Impasto Pizza Bonci: ricetta originale, segreti e strumenti (guida completa)
Strumenti per riuscire al primo colpo
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Fornetto elettrico pizza (450-500°C)
Raggiunge alte temperature per cornicione gonfio e cottura rapida: perfetto per l’impasto ad alta idratazione.
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Cassetta per lievitazione
Contenitore alimentare con coperchio: mantiene umidità e temperatura stabili durante maturazione e appretto.
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Pala e griglia rotonda
Per infornare in sicurezza su pietra o nel fornetto evitando che l’impasto si attacchi.
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Impastatrice planetaria
Aiuta con impasti idratati (75–80%): migliora struttura del glutine e riduce lo sforzo manuale.
Vedi su AmazonCos’è il “metodo Bonci” e perché funziona
L’approccio reso popolare da Gabriele Bonci si basa su farine di qualità, alta idratazione (in genere 75–80%), impasto delicato con pieghe al posto di lunghi impastamenti, e maturazione lenta in frigorifero per 24–48 ore. Il risultato è una pizza in teglia o tonda soffice, digeribile e riccamente alveolata. L’alta idratazione permette una spinta in forno notevole, mentre la maturazione sviluppa aromi e rende l’impasto più leggero.
In sintesi: acqua alta + tempo + pieghe = cornicione gonfio, interno scioglievole e gusto intenso.
Ingredienti e attrezzatura
Impasto base (2 teglie 30×40 o 4 pizze tonde)
- Farina di forza media/alta (W 280–330): 1.000 g
- Acqua fredda (75–80% idratazione): 750–800 g
- Lievito di birra fresco: 2–3 g (oppure secco 1 g)
- Sale: 22 g
- Olio extravergine: 30 g (facoltativo ma consigliato)
Se usi lievito madre, riduci il lievito di birra a zero e sostituisci con 200–250 g di pasta madre solida rinfrescata: regola l’acqua per mantenere l’idratazione desiderata.
Attrezzatura utile
- Impastatrice o ciotola grande per pieghe a mano
- Cassetta per lievitazione
- Pietra refrattaria o fornetto pizza
- Pala/griglia per infornare
- Impastatrice planetaria (facoltativa ma comoda)
Ricetta passo-passo dell’impasto Bonci (alta idratazione)
1) Autolisi (20–30 min)
Mescola grossolanamente la farina con il 60% dell’acqua (senza sale e lievito). Copri e lascia riposare: l’autolisi idrata l’amido, avvia la formazione di glutine e rende l’impasto più estensibile, riducendo il tempo di lavorazione.
2) Inserimento lievito
Sciogli il lievito in una piccola parte di acqua fredda e incorporalo all’impasto. Se usi la planetaria, lavora a bassa velocità; a mano, usa una spatola e movimenti di piega dall’esterno verso l’interno.
3) Sale e olio
Aggiungi il sale, poi l’acqua rimanente poco per volta (versate a filo), assicurandoti che venga assorbita prima di aggiungerne altra. L’olio entra per ultimo: aiuta struttura e fragranza.
4) Pieghe e riposi
Trasferisci l’impasto in una ciotola oliata e fai 3–4 giri di pieghe a tre ogni 20–30 minuti. Ogni piega intrappola aria e costruisce la maglia glutinica senza surriscaldare l’impasto.
5) Maturazione in frigo (24–48 h)
Copri ermeticamente (cassetta consigliata) e lascia maturare in frigorifero a 4–5°C. Durante la maturazione enzimatica, gli zuccheri complessi si scindono: l’impasto diventa più digeribile e saporito.
6) Appretto (2–3 h a temperatura ambiente)
Riporta l’impasto a temperatura ambiente, staglia in panetti (250–280 g per tonda, 600–700 g per teglia 30×40) e lascia rilassare finché risultano gonfi e maneggevoli.
7) Stesura delicata
Spolvera con semola rimacinata, schiaccia dal centro verso l’esterno per spingere l’aria al cornicione. Per la teglia, ungi fondo e bordi e massaggia l’impasto senza strapparlo.
8) Condimento e cottura parziale (se in teglia)
Per la teglia in stile Bonci: prima cottura con solo pomodoro (8–10 min), poi finitura con mozzarella e ingredienti freschi. Così eviti eccesso di umidità e mantieni croccantezza.
Cottura: teglia, pietra o fornetto
Forno di casa con teglia
- Preriscalda al massimo (250–300°C) per almeno 25 minuti.
- Cottura con pomodoro: 8–10 min sul ripiano inferiore; poi aggiungi mozzarella e termina altri 5–7 min in alto.
Pietra refrattaria
- Scalda la pietra 35–45 min alla massima temperatura.
- Inforna con pala: 4–6 min totali, girando a metà se necessario.
Fornetto dedicato
- Porta a 450–500°C; cuoce in 60–120 secondi.
- Questo modello è ottimo per cornicioni gonfi e maculati.
Errori comuni da evitare
- Impasto troppo caldo: lavora con acqua fredda e fermati se la vasca supera 25–26°C.
- Aggiungere tutta l’acqua subito: versa gradualmente per non “smontare” la maglia glutinica.
- Saltare pieghe e riposi: sono il cuore del metodo, danno alveoli e struttura.
- Maturazione corta: 24 ore minime; 48 se vuoi più sapore.
- Sovraccaricare di condimenti: appesantiscono e bagnano la base.
Varianti e adattamenti
Farine
Miscela 70% farina “00” forte + 30% tipo 1 o 2 per sapore rustico. Con integrale, riduci leggermente l’idratazione o prolunga l’autolisi.
Lievito madre
Usa pasta madre rinfrescata e allunga maturazione; otterrai profumi lattici e maggiore conservabilità.
Senza impastatrice
Metodo no-knead: alterna brevi mescolate e pieghe in ciotola. Con pazienza, l’alta idratazione si gestisce benissimo anche a mano.
Condimenti “alla Bonci”
- Margherita classica con San Marzano e fiordilatte
- Patate, rosmarino e provola
- Mortadella, stracciatella e pistacchio (post-cottura)
- Ortaggi di stagione arrosto e ricotta
Domande frequenti
Quanta acqua devo usare?
Per lo stile Bonci punta a 75–80% di idratazione: 750–800 g su 1 kg di farina. In estate resta sul 75%, in inverno puoi salire.
Meglio maturazione a temperatura ambiente o in frigo?
La maturazione in frigorifero (24–48 h) è consigliata: controlla la fermentazione, sviluppa sapori e rende l’impasto più digeribile.
Posso fare la pizza tonda con questo impasto?
Sì: staglia panetti da 250–280 g, stendi delicatamente e cuoci su pietra o fornetto per 60–120 secondi a temperatura molto alta.
La pizza mi viene “molliccia”. Perché?
Forno poco caldo, sugo troppo acquoso, eccesso di mozzarella o cottura tutta in un’unica fase in teglia. Prova la doppia cottura e scalda più a lungo.
Riepilogo strumenti utili
Per facilitarti la vita e ottenere risultati costanti:
- Impastatrice planetaria per gestire idratazioni alte
- Cassetta per lievitazione per maturazioni pulite
- Pala/griglia per infornare in sicurezza
- Fornetto pizza per cornicione gonfio e maculato
Altre domande frequenti sull’impasto Bonci
Posso usare farina 00 normale del supermercato?
È possibile, ma il risultato non sarà lo stesso. La ricetta di Bonci richiede farine con forza medio-alta (W 280–330). Una farina debole non regge un’idratazione oltre il 65%, rischiando impasto appiccicoso e senza struttura. Se hai solo farina 00 comune, riduci idratazione al 65–68% e accorcia i tempi di lievitazione.
Impasto troppo molle: come salvarlo?
Se l’impasto è eccessivamente appiccicoso puoi: lavorarlo in ciotola con pieghe veloci, usare la tecnica slap & fold (sbattere sul banco), oppure lasciarlo riposare più a lungo tra una piega e l’altra. Con il tempo la farina assorbirà l’acqua. Evita di aggiungere troppa farina extra: cambierebbe l’idratazione e la leggerezza finale.
Si può congelare l’impasto Bonci?
Sì, l’impasto si può congelare. Il momento migliore è dopo la prima maturazione in frigo e dopo aver formato i panetti. Congelali singolarmente in sacchetti ben chiusi. Quando vuoi usarli, scongelali lentamente in frigorifero per 12 ore e poi lasciali a temperatura ambiente per 2–3 ore prima della stesura.
Meglio acqua del rubinetto o minerale?
L’acqua influisce sulla fermentazione. Quella del rubinetto va bene se non è troppo clorata o dura. In alternativa, un’acqua minerale naturale, leggermente dura, aiuta a rinforzare la maglia glutinica.
Che temperatura serve in casa per la lievitazione?
La temperatura ideale di fermentazione è tra i 22 e i 26 °C. In inverno puoi usare il forno spento con luce accesa per creare un microclima costante. In estate, fai attenzione a non superare i 28 °C, altrimenti la fermentazione sarà troppo veloce e difficile da controllare.
Quali condimenti valorizzano meglio questo impasto?
L’impasto Bonci, con la sua struttura alveolata, si abbina benissimo a ingredienti semplici e di qualità. Alcuni esempi: pomodoro San Marzano e basilico fresco; mortadella e pistacchio; patate e rosmarino; verdure grigliate con mozzarella di bufala. Evita condimenti troppo acquosi o pesanti: rischiano di compromettere la cottura.
Quali vantaggi ha rispetto alla pizza classica napoletana?
L’impasto Bonci nasce per la teglia romana, quindi risulta più soffice e spesso rispetto alla napoletana tradizionale. Il cornicione è meno pronunciato ma l’interno resta leggerissimo e alveolato. Inoltre, l’alta idratazione garantisce una maggiore digeribilità e un aroma più complesso dopo le lunghe maturazioni.
Quante ore resiste la pizza cotta?
Grazie all’idratazione elevata, la pizza in teglia Bonci si mantiene morbida anche il giorno successivo. Conservala in contenitore ermetico e scaldala 5–6 minuti in forno caldo per ritrovare croccantezza e fragranza.
Pizza Bonci vs Napoletana vs Romana: differenze a confronto
Molti si chiedono quali siano le reali differenze tra pizza Bonci, pizza napoletana e pizza romana classica. Ognuna ha una propria identità ben precisa, legata a tradizione, tecnica e territorio. Ecco una tabella comparativa utile per capire meglio quale stile preferire:
| Caratteristica | Pizza Bonci (in teglia) | Pizza Napoletana | Pizza Romana (tonda scrocchiarella) |
|---|---|---|---|
| Impasto | Alta idratazione (75–80%), pieghe e lunga maturazione | Idratazione media (60–65%), lavorazione diretta | Idratazione bassa (55–60%), impasto secco e sottile |
| Spessore | Soffice e alto, alveolato | Cornicione pronunciato, centro sottile | Sottilissima e croccante in ogni parte |
| Cottura | Forno di casa o teglia, doppia cottura | Forno a legna 450–500°C in 60–90 sec | Forno elettrico o a legna, 2–3 min a 350°C |
| Consistenza | Morbida dentro, croccante sotto | Elastica, scioglievole, cornicione morbido | Molto croccante e friabile |
| Condimenti tipici | Creativi: mortadella, patate, verdure stagionali | Classici: Margherita, Marinara, Cosacca | Semplici: margherita o bianca con prosciutto |
Come si vede, la pizza Bonci rappresenta una via di mezzo perfetta tra sofficità e croccantezza, ideale per chi ama impasti leggeri e ben alveolati senza rinunciare alla digeribilità. La napoletana è regina di tradizione e immediatezza, mentre la romana è apprezzata per la croccantezza estrema e la praticità. Scegliere quale preferire dipende dal gusto personale e dall’attrezzatura disponibile in casa.
Conclusione: porta la pizza Bonci nella tua cucina
L’impasto stile Bonci non è soltanto una ricetta: è un metodo che unisce tradizione, innovazione e pazienza. Con farina di qualità, un’idratazione generosa e una lievitazione lenta, potrai ottenere a casa una pizza soffice, alveolata e altamente digeribile. Non serve essere pizzaioli professionisti: basta seguire i passaggi con cura e dotarsi degli strumenti giusti.
Se vuoi migliorare la tua esperienza, investi in attrezzature affidabili come una impastatrice planetaria o un fornetto elettrico dedicato, così da replicare al meglio la tecnica Bonci direttamente nella tua cucina.
Adesso tocca a te: prova la ricetta, sperimenta con condimenti creativi e condividi la tua pizza con amici e famiglia. Scoprirai quanto può essere gratificante preparare un impasto che unisce leggerezza, sapore e digeribilità. E se vuoi altri consigli o approfondimenti, continua a seguirci su NewsNews.pro per nuove guide di cucina e recensioni di strumenti utili.
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Impasto Pizza Bonci: domande finali e consigli pratici
L’impasto pizza Bonci è ormai diventato un riferimento per chi vuole una pizza soffice, alveolata e digeribile anche a casa. In questa sezione riassumiamo alcuni punti chiave e rispondiamo ad altre curiosità utili.
Qual è il segreto principale dell’impasto pizza Bonci?
Il segreto è l’alta idratazione (75–80%) combinata con la maturazione lenta in frigorifero. Questo metodo sviluppa aromi intensi e rende la pizza leggera e facilmente digeribile.
Quanto dura l’impasto pizza Bonci in frigorifero?
L’impasto può maturare in frigo da 24 a 48 ore. Alcuni pizzaioli lo spingono fino a 72 ore per ottenere un gusto ancora più complesso. L’importante è conservarlo in un contenitore ermetico per non farlo seccare.
Impasto pizza Bonci: quali sono i condimenti migliori?
Tra i condimenti più amati ci sono patate e rosmarino, mortadella e pistacchio, verdure di stagione o la classica Margherita. La struttura alveolata dell’impasto pizza Bonci si sposa bene sia con ricette semplici sia con topping più creativi.
Perché scegliere l’impasto pizza Bonci rispetto ad altre ricette?
Rispetto ad altre pizze, l’impasto pizza Bonci garantisce una maggiore digeribilità, una crosta croccante sotto e un interno morbido e pieno di alveoli. È ideale per chi ama la pizza in teglia alta ma non vuole rinunciare alla leggerezza.
























